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Michele Marchesi ha dieci anni. Sogna di appiccicare la figurina di Luvanor nell'album Panini, di possedere gli occhiali a raggi x, di conoscere il presidente Pertini e il porno-supereroe Gabriel Pontello. Il suo apprendistato alla vita si consuma tra i banchi di una classe elementare, sotto la guida di un maestro illuminato da un profeta: Bettino Craxi. Michele, però, preferisce la grammatica che viene insegnata nei locali fumosi della bocciofila, dove nonno Palmiro, da solo, tiene a bada una massa di comunisti, e dove il Gemellone sforna bestemmie artistiche a ripetizione. Venticinque anni dopo, eccolo di nuovo tra quegli stessi banchi, ma dall'altra parte della cattedra: è un maestro precario. Dovrà presto fare i conti con bambini xenofobi che non conoscono Daitarn 3 e Candy Candy, ma che sognano di andare in Tv. Assediato dai genitori, schiacciato dalla burocrazia e consolato dallo storico bidello, proverà ad arrivare fino all'ultimo giorno di scuola. Perché in gioco non c'è la promozione, ma la sua sopravvivenza.